VIAREGGIO. “L’accrescimento del senso di sicurezza e il presidio del territorio sono le fondamenta per il rilancio del turismo e la ripresa del commercio in Versilia”. Ad esprimersi in maniera netta sono Esmeralda Giampaoli e Simone Romoli, rispettivamente Presidente e Responsabile di Confesercenti Versilia alla luce dei fatti di cronaca che hanno portato la Versilia alla ribalta nazionale.

Spiega la presidente Giampaoli: “Si discute molto sulla destagionalizzazione del turismo in Versilia, che non può essere solo legato al settore balneare. Ciò significa in primo luogo la necessità di irregimentare sistemi ed azioni che mirino ad ottimizzare le risorse umane ed economiche, disponibili a livello locale, in maniera coordinata e concreta.”

Prosegue il ragionamento Giampaoli: “Al di là del recente episodio di Lido di Camaiore, la promozione della sicurezza non deve passare attraverso eclatanti e sporadiche azioni repressive, ma deve essere il frutto ragionato di una politica preventiva di presidio del territorio. Da questo punto di vista elogiamo l’impegno e l’azione preventiva svolta da parte delle Forze dell’Ordine che, pur in presenza di scarsità di risorse, anche grazie alla capacità del Prefetto di Lucca di fungere da cabina di regia con azioni mirate di coordinamento e coinvolgimento, fanno del loro meglio per garantire la sicurezza del territorio. Solo in questo modo possiamo riuscire ad individuare le criticità ed intervenire alla loro fonte, evitando pericolosi effetti moltiplicatori”.

esmeralda giampaoli - emanuele pasquiniSecondo Giampaoli “in quest’ottica la proposta del sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni di creare un coordinamento delle forze di polizia locale per il presidio del territorio è indubbiamente valida fonte di ispirazione, alla quale devono servire fatti concreti, come l’istituzione di un tavolo a livello dell’Unione dei Comuni della Versilia, allargato a Viareggio che ha già palesato la propria volontà di avviare l’iter per entrarci”.

In merito ai risvolti economici del tema della sicurezza, Giampaoli sottolinea che “Sotto il profilo imprenditoriale la mancanza di sicurezza costituisce un danno economico tangibile in quanto deprezza pesantemente il valore commerciale di un’azienda, la costringe ad investire privatamente per garantire la propria sicurezza ricorrendo a sistemi di allarme e servizi di vigilanza privata o, ancor peggio, danneggia l’immagine della destinazione turistica, contribuisce alla fuga degli eventi o più direttamente crea sacche di impunità che alimentano fenomeni come l’abusivismo commerciale e la vendita di merci contraffatte.”

Conclude il responsabile Simone Romoli: “Il messaggio è chiaro, le scelte urgenti e non procrastinabili: serve uno sforzo congiunto per promuovere la sicurezza del territorio, condizione base per lo sviluppo dell’economia locale, che a sua volta consente al territorio di vivere e contribuisce in maniera virtuosa alla crescita del senso di sicurezza. Non ci dimentichiamo che promuovere serie politiche sul turismo significa iniziare a lavorare adesso le fondamenta della stagione turistica 2016. Andare di rincorsa ogni stagione ha già dimostrato di non essere una politica vincente”.

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